Paziente X: Da qualche tempo mi sono stati prescritti dei farmaci per abbassare la pressione e contestualmente ho iniziato ad avere una tosse secca molto fastidiosa che non vuol più andare via! È possibile che ci sia un nesso tra i farmaci antipertensivi e la tosse?!
Sì, è plausibile! Infatti, la tosse stizzosa rappresenta un effetto collaterale molto comune dei farmaci ACE-inibitori, una classe di medicinali tra i più prescritti in caso di ipertensione.
La tosse da ACE-inibitori colpisce circa il 15% dei pazienti e si può manifestare all’inizio della terapia (anche per bassi dosaggi) o dopo anni di trattamento.
Cosa scatena la tosse?
Innanzitutto, menzioniamo qualche principio attivo per capire di quali farmaci stiamo parlando! Tra i più noti ricordiamo il Ramipril, l’Enalapril, il Captopril ecc.
Proviamo a spiegare brevemente il loro meccanismo di azione.
I farmaci citati inibiscono un enzima, detto ACE, che promuove la formazione di una proteina, l’Angiotensina II, la quale provoca un aumento della pressione sanguigna.
Di conseguenza, la loro azione farmacologica produce un effetto ipotensivo.
Ma cosa c’entra la tosse?!
Il meccanismo non è ancora stato chiarito del tutto. Tuttavia, sembrano ricoprire un ruolo di rilievo la bradichinina e la sostanza P, due sostanze che normalmente vengono degradate dall’enzima ACE, e che (a causa dell’inibizione di quest’ultimo) si accumulano nelle vie aeree favorendo il rilascio di prostaglandine (i mediatori dell’infiammazione) che, a loro volta, inducono lo stimolo tussigeno.
La tosse da ACE-inibitori può essere curata?
L’unica opzione adoperabile per fare cessare la tosse è sospendere la terapia e iniziare un trattamento farmacologico con un’altra classe di farmaci antipertensivi.
Nella maggior parte dei pazienti la tosse tende a scomparire dopo qualche mese dall’interruzione dell’assunzione, ma in alcuni casi può persistere per periodi prolungati.