Necessità incontenibile di muovere, agitare le gambe quando si è sdraiati a letto o quando si è seduti. Una sensazione di “gambe che tirano” che disturba il sonno di chi ne è coinvolto costringendolo ad alzarsi e a camminare. Abbiamo appena descritto la tipica sintomatologia della Sindrome delle Gambe Senza Riposo. La conoscete?
Sindrome delle Gambe Senza Riposo: cos’è?
La Sindrome delle Gambe Senza Riposo (in inglese “Restless Legs Syndrome”, RLS), conosciuta anche come malattia di Willis-Ekbon, è un disturbo neurologico comune caratterizzato da una spiacevole sensazione di discomfort alle gambe e da una correlata irrequietezza motoria che costringe chi ne è affetto a muoversi, camminare, stirare, scrollare, flettere le gambe per alleviarne i sintomi.
Sindrome delle Gambe: quali sono le cause?
Ad oggi sono ancora parzialmente conosciute. Ma i principali indiziati parrebbero essere due: il Ferro e la Dopamina. Nello specifico, la responsabilità del Ferro si estrinseca o in una sua carenza a livello cerebrale o in un deficitario utilizzo che l’organismo ne fa.
Ma cosa c’entrano il Ferro e la Dopamina insieme? Ve lo spieghiamo subito! Il Ferro è un cofattore essenziale per la produzione della L-dopa, precursore della dopamina. Quest’ultima è un neurotrasmettitore responsabile di numerose funzioni, tra cui il movimento: in caso di deficit di dopamina a livello cerebrale si hanno spasmi muscolari e movimenti involontari.
A supporto di quanto appena affermato, vari studi hanno identificato nel SNC dei soggetti affetti una riduzione delle riserve centrali di ferro; inoltre, tale rapporto è sostenuto dal fatto che ferro e farmaci agonisti della dopamina, come spiegheremo successivamente, possono essere con efficacia impiegati per il trattamento di questa sindrome.
Sindrome delle Gambe Senza Riposo: quando insorge e chi coinvolge?
L’esordio può avvenire a qualsiasi età, ma, caratteristicamente, si manifesta in soggetti adulti, intorno ai 50 anni, e con maggiore prevalenza nelle donne: i soggetti femminili presentano il doppio della probabilità di essere affette dal disturbo rispetto a quelli maschili.
Il 60% dei soggetti affetti ha una storia familiare positiva, e ciò dimostra l’ereditarietà della patologia.
Esiste, pertanto, una forma:
- Ereditaria: la sindrome è trasmessa tramite meccanismo autosomico dominante;
- Secondaria, correlata ad altre condizioni e patologie generalmente in grado di alterare la quantità di ferro presente nel cervello e/o determinare lesioni nervose: carenza di ferro e folati, gravidanza, insufficienza renale, uremia, diabete e morbo di Parkinson.
Tra i fattori scatenanti ricordiamo, inoltre, gli effetti collaterali di alcune terapie farmacologiche a base di antidepressivi, antipsicotici, anti-nausea (metoclopramide), calcio-antagonisti, e alcuni fattori relativi allo stile di vita, come eccesso nell’assunzione di caffeina e alcol, abitudine tabagica, obesità e mancanza di esercizio fisico.
Sindrome delle Gambe Senza Riposo: quali sono i sintomi?
Generalmente il soggetto che ne soffre avverte formicolio, prurito, bruciore, dolore martellante alle gambe, e più raramente alle braccia. La condizione si accompagna ad una estenuante e, ovviamente, mal sopportata irrequietezza motoria degli arti inferiori: le gambe si muovono, si agitano in modo incontenibile, e i movimenti sono brevi e ripetitivi, manifestandosi ogni 10-60 secondi. Solitamente i sintomi si manifestano seguendo un ritmo circadiano, cioè correlato alle distinte fasi della giornata, acutizzandosi nel tardo pomeriggio e durante le ore notturne.
In molti casi, l’intensità degli stessi interrompe il sonno: ciò può complicare l’addormentamento e disturbare il sonno. Viene da sé la domanda successiva:
Sindrome delle Gambe Senza Riposo: rientra tra i Disturbi del Sonno? E perché si manifesta soprattutto durante le ore serali?
La Sindrome delle Gambe Senza Riposo rientra nella lista dei disturbi del sonno, ed è una delle cause principali di Insonnia. La caratteristica sintomatologia si manifesta durante la fase non REM del sonno e, per chi ne è affetto, tale disturbo potrebbe figurare come una condizione invalidante che incide negativamente sul sonno e in generale sulla qualità della vita.
Quindi perché la sindrome si manifesta soprattutto alla sera? L’andamento della sintomatologia si correla ad una riduzione serale dei livelli di dopamina, ed è proprio la riduzione di tale neurotrasmettitore nelle ore notturne che spiega il ritmo circadiano della Sindrome.
Sindrome delle Gambe Senza Riposo: qual è la diagnosi?
È essenzialmente clinica. I criteri diagnostici sono stati individuati dal Comitato Scientifico della Fondazione Internazionale (IRLSSG) per lo studio della Sindrome, e comprendono 5 caratteristiche principali:
- incontrollabile urgenza a muovere le gambe accompagnata solitamente da sensazione di disagio;
- la sintomatologia si manifesta o si acutizza durante il riposo, a letto o quando si è seduti per lunghi periodi;
- i sintomi sono parzialmente o completamente ridotti dal movimento;
- nella maggioranza dei casi, i sintomi si manifestano nel corso delle ore serali e raramente durante il giorno;
- i sintomi sono indipendenti da altre patologie concomitanti, come crampi, mialgia, stasi venosa, artrite.
Sindrome delle Gambe Senza Riposo: come si cura?
Non esiste cura, tuttavia i trattamenti farmacologici possono attenuare o prevenire i sintomi. Le forme lievi sono approcciate modificando lo stile di vita e curando l’igiene del sonno, come evitare di fare attività fisica (se non qualche minuto di moderato stretching) e cenare a ridosso del momento di coricarsi, rilassarsi con un bagno caldo o un buon libro prima di dormire. Non consumare sostanze eccitanti come la caffeina.
Le forme moderate e gravi della Sindrome sono invece di norma trattate farmacologicamente. Vi sono vari approcci terapeutici:
- Terapia marziale (farmaci contenenti ferro). In particolare, è indicato il Solfato ferroso, la cui somministrazione va proseguita fino al superamento dei livelli sierici di ferritina del pari a 20-50 mcg;
- Agonisti della dopamina, come il pramipexolo o la rotigotina, che aumentano il rilascio della dopamina.
- Benzodiazepine.
- Oppiacei, la cui somministrazione si prende in considerazione quando la terapia farmacologica basata sui precedenti citati non è risultata efficace.
Antiepilettici. La sindrome segue un ritmo circadiano, pertanto l’assunzione dell’antiepilettico alle 5.00 del mattino determina un’efficace azione terapeutica sui sintomi motori.