NOTA BENE: l’unico metodo che offre il 100% di protezione è l’astinenza sessuale!
Non esiste nessuna tipologia di contraccezione che garantisce una protezione totale. Nel corso dell’ultimo decennio, è stata notata una progressiva riduzione dell’età all’approccio sessuale: l’inesperienza dettata dalla giovane età può essere responsabile di un avvicinamento al sesso eccessivamente ingenuo e leggero. Al fine di evitare gravidanze indesiderate e malattie veneree è fondamentale possedere una corretta informazione sui diversi metodi contraccettivi presenti in commercio.
Ma quali sono i metodi che funzionano veramente? Scopriamolo assieme!
In commercio sono presenti variabili alternative. Per quanto concerne la protezione durante un rapporto sessuale, i contraccettivi si dividono in diverse tipologie:
- Barriera
- Ormonali
- D’emergenza
- Chimici
- Naturali
Oggi vogliamo soffermarci su quelli ormonali. Eccone alcuni!
1) Pillola anticoncezionale
Farmaco a somministrazione orale, è costituito dalla combinazione di due ormoni: estrogeni e progesterone (la mini-pillola è solo a base progestinica). È una soluzione contraccettiva reversibile, cioè l’interruzione della terapia determina il ripristino della possibilità di concepimento.
Come funziona?
La pillola anticoncezionale combinata inibisce la secrezione dell’ormone follicolo-stimolante (FSH) e di quello luteinizzante (LH), responsabili del processo di ovulazione. Quindi, l’azione di tale farmaco è il blocco dell’ovulazione.
In particolare, la presenza del progesterone:
- Inibisce la penetrazione degli spermatozoi, poiché provoca un addensamento del muco della cervice uterina.
- Altera l’endometrio dell’utero, sfavorendo l’impianto dell’ovulo fecondato.
Tale metodo contraccettivo, se adoperato nel modo corretto, ha un’efficacia pari a circa al 99%.
2) Anello vaginale
Come la pillola, è un contraccettivo ormonale a base di estrogeni e progesterone, ma la sua assunzione segue la via vaginale. Si tratta di un dispositivo circolare, realizzato con copolimeri di etilene vinilacetato, avente diametro esterno di 54mm e spessore di 4mm. L’anello è quasi incolore, flessibile e contiene i principi attivi ormonali che vengono rilasciati in modo graduale all’interno della vagina. In sede tali ormoni esplicheranno l’azione precedentemente descritta.
L’inserimento può essere fatto in autonomia, previa consultazione del ginecologo. Una volta inserito, l’anello permane in vagina per 3 settimane per essere rimosso al termine della terza settimana. Esattamente una settimana dopo segue l’inserimento di un nuovo anello contraccettivo. Durante questo periodo di sette giorni, la maggior parte delle donne ha le mestruazioni.
3) La spirale medicata o al rame
La spirale anticoncezionale o IUD (intrauterine device) è un metodo a lunga durata d’azione che si basa sull’utilizzo di un dispositivo di forma variabile che viene inserito direttamente nell’utero. In commercio si possono trovare due tipologie di spirale:
- Ormonale, a forma di ancoretta e a base progestinica, che rilascia l’ormone in modo graduale grazie alla presenza di una membrana semipermeabile.
- Al rame, solitamente di forma a T, sfrutta la capacità spermicida di questo elemento: uccidendo gli spermatozoi, la cellula uovo non può essere fecondata.
Il suo inserimento deve essere effettuato e acconsentito da un ginecologo. Generalmente è consigliata alle donne che hanno avuto almeno una gravidanza. L’effetto anticoncezionale è reversibile, la durata va dai 3 ai 5 anni. Dopo la rimozione, può essere applicato un nuovo dispositivo.
4) Cerotto transdermico
Dall’aspetto di un classico cerotto quadrato 5x5cm, la sua peculiarità risiede nel rilascio per via transcutanea degli ormoni estrogeni e progesterone, che esplicano la medesima azione sopra descritta.
Relativamente alla modalità di applicazione, deve essere applicato sulla pelle pulita, asciutta, priva di peli e integra, attenzionando la zona prescelta in modo da evitare sfregamenti.
Non deve essere adoperato quotidianamente: si applica tre volte al mese (una alla settimana), osservando una settimana di pausa per poi eventualmente riprendere il ciclo. Nel dettaglio, è importante che l’assunzione avvenga sempre nel medesimo giorno della settimana.
Rispetto agli altri metodi contraccettivi, si ha un maggiore rischio di distacco accidentale e l’efficacia potrebbe essere ridotta in donne con peso corporeo superiore ai 90 kg.
5) Impianto transdermico
Si tratta di un bastoncino inserito nel sottocute, nel dettaglio nella zona superiore e interna del braccio non dominante. L’azione si basa sul rilascio graduale del progesterone. L’impianto viene effettuato dal ginecologo e, una volta inserito, ha una validità pari a 3 anni (in particolari soggetti, come pazienti sovrappeso, il medico potrebbe diminuire il periodo di tempo).
Come ben sapete, tra i contraccettivi più noti e utilizzati, vi è il preservativo.
Il preservativo è un metodo sicuro quale contraccettivo?

Si tratta di un contraccettivo “barriera”: impedisce il contatto diretto tra spermatozoi e cellula uovo e protegge dalla trasmissione delle malattie veneree. È formato da una guaina elastica impermeabile, monouso, solitamente in lattice (o materiali ipoallergenici). Offre una protezione che va dall’85 al 99,8%, intervallo che dipende dalla capacità di utilizzo. In commercio sono disponibili varie tipologie in base alle proprie necessità. Non necessita di prescrizione medica.
Quale, tra i metodi descritti, è il contraccettivo più sicuro?
In riferimento ai contraccettivi “barriera”, che annoverano tra gli altri spermicidi vaginali, cappucci cervicali, tamponi contraccettivi, il preservativo viene considerato la migliore scelta per una protezione da gravidanze indesiderate e malattie veneree. Invece, in riferimento alla contraccezione ormonale, si considera quale metodo migliore la corretta assunzione della pillola anticoncezionale combinata.
La scelta di un metodo contraccettivo rispetto ad un altro dipende dai singoli soggetti e dal tipo di rapporto di coppia.