In estate, temperature elevate e vita all’aperto espongono maggiormente al rischio di essere punti dagli insetti, non solo zanzare, che iniettano nella pelle numerose sostanze in grado di indurre gonfiore, arrossamento, prurito, dolore ed emorragie localizzate.
Di quali insetti parliamo? I più comuni sono i cosiddetti insetti ematofagi, che per sopravvivere si nutrono del sangue umano: i moscerini, le pulci, le zanzare, i tafani, le api, le vespe, i calabroni e le formiche rosse.
Come si presentano le punture di insetto?
Solitamente i sintomi sono rigonfiamento rossastro della cute, al tatto “duro”, associato a dolore e prurito.
Attenzione! Non bisogna sottovalutare le punture di insetto, infatti se non accuratamente pulita e disinfettata la ferita può infettarsi, con possibile presenza e fuoriuscita di materiale purulento (pus).
Alcuni soggetti possono manifestare una lieve reazione allergica, in corrispondenza della puntura caratterizzata da un’ampia area rossa, gonfia e dolorante. Ma ci possono essere anche casi di reazioni gravi.
Cosa fare dopo essere stati punti da un insetto?
- Applica del ghiaccio avvolto su un panno morbido direttamente sul pomfo creatosi per almeno 10 minuti: l’effetto vasocostrittore del freddo viene sfruttato come rimedio anestetizzante e calmante
- Evitare di grattare o sfregare la ferita e l’area attorno, anche se prude, per ridurre il rischio di infezione
- Lava e disinfetta accuratamente il pomfo al fine di prevenire eventuali infezioni in caso di piccolo sanguinamento post-grattamento
- Evitare di usare rimedi casalinghi come impacchi fatti in casa con aceto o bicarbonato di sodio, limone e tea tree, ammoniaca, che in realtà danno tutt’altro che beneficio. Meglio optare per creme a base di arnica o gel astringenti a base di cloruro di alluminio per ridurre prurito, dolore e gonfiore.
- Ricorrere alle pomate a base di corticosteroidi solo in caso di prurito implacabile e pomfo particolarmente esteso.
- È controindicato l’uso creme antistaminiche che sono spesso fotosensibilizzanti, rendendo la pelle più sensibile all’azione dei raggi solari.
E i dopo puntura come agiscono?

Per legge questi rimedi rientrano nella categoria dei cosmetici e presentano azioni lenitive, emollienti, rinfrescanti o idratanti. Possono mitigare il fastidio e dare sollievo nell’immediato, ma non possono vantare alcun effetto su dolore, infiammazione, gonfiore e irritazioni.
Le sostante contenute nei dopo puntura sono:
- Ammoniaca: attenua il prurito, ma può essere irritante per occhi e vie respiratorie e, in caso di ingestione, è molto pericolosa.
- Alcol: ha un’azione rinfrescante e dona sollievo, ma evapora in fretta e può provocare disidratazione cutanea e sensibilizzazione. Sconsigliato per le pelli sensibili e sui bambini.
- Estratti naturali che hanno un’azione lenitiva come l’aloe e la camomilla o rinfrescante come il mentolo o la canfora.
Cosa sono gli insetto repellenti?

Sono sostanze chimiche in grado di non fare avvicinare gli insetti, anche se è d’obbligo precisare che ogni individuo presenta peculiarità (come la quantità di anidride carbonica emessa con il respiro o la composizione del sudore) che differisce da quelle di altri, ragion per cui non esiste un repellente efficace per tutti o maggiormente efficace.
Quali sono i principi attivi impiegati?
- Icaridina (KBR 3023) : Ha scarso assorbimento cutaneo, quindi può essere applicato anche su bambini dai 2 anni in su. Può avere efficacia dalle 3 alle 10 ore in proporzione alla quantità applicata sulla cute.
- Dietiltoluamide (DEET): Si trova in commercio con formulazioni dal 7% al 35% di concentrazione, ma ci sono anche prodotti al 50%. Alla concentrazione più bassa può essere applicato a soggetti con più di 12 anni di età. Alle concentrazioni più elevate, pari al 50% non può essere usato su persone di età inferiore ai 17 anni, può irritare la pelle ed è sconsigliata l’applicazione sul viso. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) consiglia l’uso del repellente a concentrazioni elevate in zone tropicali ad alto rischio di malaria e altre malattie trasmesse da insetti.
- Estratti vegetali (eucalipto, citronella, geranio, lavanda, piretro, bergamotto, timo, ecc.): Il principio attivo più efficace è il Paramatandiolo (Citrodiol) ricavato dall’eucalipto. Per risultare efficaci devono essere usati ad elevate concentrazioni, ma esercitano protezione solo per pochi minuti, quindi devono essere ripetutamente applicati. Vengono impiegati in bambini con età inferiori ai 2 anni.
- Permetrina (piretroide) : viene usata usato per impregnare indumenti e zanzariere, con azione repellente contro le zanzare in zone endemiche. Persiste anche al lavaggio dei tessuti, è poco tossico per i mammiferi e scarsamente assorbito dalla pelle