Oramai sappiamo tutti che un’esposizione senza protezione provoca danni che diventano cumulativi nel tempo, venendo immagazzinati nella “memoria della cellula” e manifestandosi in primis con invecchiamento precoce della pelle e, nei casi più gravi, con tumori. Quindi è fondamentale proteggersi dai raggi solari!
Sulle etichette dei solari vengono riportate sigle quali SPF, UVA E UVB: sai di cosa si tratta?
SPF: indica il Fattore di Protezione Solare, un valore numerico (da 6 a 50+) che determina la capacità del prodotto di schermare i raggi solari. L’SPF va scelto secondo il proprio fototipo di pelle e viene così classificato:
- < 6: non può essere considerata una crema protettiva
- 6-10: bassa
- 15-20: media
- 30-50: alta
- 50+: molto alta
Come si riconosce il proprio fototipo di appartenenza? Ecco una pratica tabella per scoprirlo:
Un’altra caratteristica fondamentale da controllare al momento dell’acquisto del solare è che questo risulti schermante sia contro i raggi UVA sia contro i raggi UVB.
Ma qual è la differenza tra raggi UVA e UVB?
UVA: riescono a raggiungere gli strati più profondi della pelle, il derma e l’ipoderma. Nell’immediato rappresentano le radiazioni in grado di scatenare le fotodermatiti allergiche. Nel lungo periodo sono responsabili dell’invecchiamento cutaneo, della comparsa di rughe profonde e macchie, e dell’insorgenza di tumori cutanei.
Attenzione, non vengono schermati da nuvole, vetri ecc.!
UVB: sono le radiazioni responsabili delle scottature solari e degli eritemi, ma anche dell’abbronzatura. Rappresentano circa il 5% della radiazione solare, ma sono dotate di molta energia, risultando quindi molto dannosi, infatti, come gli UVA, possono causare tumori della pelle.
Sono parzialmente schermati dalle nuvole, ma bloccate dai vetri.
Precisazione importante!
L’SPF riportato sulle etichette dei solari indicano esclusivamente la protezione contro i raggi UVB. Dunque, è assolutamente necessario controllare che sulla confezione sia riportata anche la dicitura UVA!
Infine, è bene fare attenzione agli ingredienti del prodotto che deve essere privo di sostanze a potenziale rischio di irritazione cutanea, come alcuni conservanti e allergeni presenti ad esempio nei profumi.
Un altro e potenziale requisito delle creme solari è la capacità di ridurre i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cutaneo e della trasformazione neoplastica. Per tale ragione, nel filtro, può essere aggiunta la superossidodismutasi (SOD), enzima che trasforma i radicali in acqua, oppure le vitamine E, C e i betacarotenoidi, che hanno la proprietà di contrastare i radicali liberi prodotti dai raggi UV.
Inoltre, affinché sia efficace, la crema solare deve essere spalmata almeno 20 minuti prima dell’esposizione e ripetere il processo ogni 2 ore durante la giornata. Deve essere spalmata anche se il cielo è nuvoloso e dopo il bagno o la doccia.
Quali altri accorgimenti adottare per evitare danni alla pelle?
- Non esporti tra le 11 e le 14 quando i raggi colpiscono la pelle in modo più diretto
- Mangia frutta e verdure fresche (no fritti o elaborati), quelli che aiutano la tintarella sono quelli di colore rosso e arancione. Fegato, uova e latticini favoriscono la produzione di melanina.
- Esponiti al sole in modo graduale, ciò impedisce un precoce invecchiamento della pelle che la rende avvizzita, secca e disidratata.
- Almeno un mese prima dell’esposizione al sole assumi degli integratori a base di betacarotene, che stimolano la produzione di melanina per un’abbronzatura dorata.
- Idrata la pelle con creme poco grasse, perché impediscono la traspirazione trattenendo il calore nei tessuti.
- Non fare evaporare l’acqua del mare sulla pelle per evitare l’accumulo di microcristalli salini che fanno seccare la cute e favorire le scottature.