La pressione del sangue andrebbe misurata su entrambe le braccia. Così suggeriscono le Linee Guida.
Tale pratica non fa parte dell’uso comune pertanto, in genere, si procede alla misurazione dei valori ad un singolo braccio optando indifferentemente per il braccio destro o sinistro (si noti bene che gli apparecchi elettronici oggi disponibili sono progettati per l’applicazione al braccio sinistro, pertanto prestare attenzione al foglietto illustrativo).
I valori misurati tra le due braccia sono differenti?*
*I due valori della pressione da confrontare sono quelli della pressione sistolica o massima.
In genere sì. Il motivo risiede in ragioni anatomiche: il tragitto che il sangue percorre per raggiungere, dal ventricolo destro, l’arteria brachiale destra è più breve e rettilineo rispetto alla parte sinistra; a sinistra la medesima colonna di sangue deve percorrere la curvatura dell’arco aortico, seguendo un tragitto più lungo e tortuoso che abbassa di qualche millimetro di mercurio (mmHg) i valori pressori.
Per i motivi suddetti i valori pressori rilevati al braccio destro possono essere modicamente superiori a quelli misurati al braccio sinistro: la soglia fisiologica non dovrebbe superare i valori di 5-10 mmHg.
In teoria quale misurazione si dovrebbe considerare “reale”? La rilevazione cheha registrato il valore pressorio più elevato.
Se la differenza dei valori pressori misurati tra le due braccia è eccessiva cosa significa?

Secondo le attuali Linee Guida un dislivello che superi i 10-15 mmHg può rappresentare la spia di una malattia vascolare periferica asintomatica. In particolare, se la differenza supera i 15 mmHg si innalza il rischio di sviluppare malattie cerebrovascolari, quali ictus e infarto.
A tal proposito, recentemente i ricercatori dell’Università di Exeter, in Gran Bretagna, hanno condotto metanalisi pubblicata su “Hypertension”: i risultati di tale indagine suggeriscono di abbassare il limite di “soglia pericolosa” al valore di 10 mmHg, in quanto già differenza indicativa di un maggiore rischio cardiovascolare.
NB Un’altra potenziale causa della differenza di valori pressori tra un braccio e l’altro può essere rappresentata da un’aritmia. In tal caso la differenza può sussistere anche tra una misurazione e la successiva nello stesso braccio.