Si parla molto, moltissimo delle donazioni di sangue e del perché siano spesso indispensabili.
Ma cos’è il sangue?
Brevemente, si tratta di un tessuto costituente circa il 5-7% del volume corporeo, circolando in quantità di 4,5 litri circa.
È costituito da una parte corpuscolata (o cellulare), i cui elementi sono:
- I globuli rossi, la cui principale funzione è il trasporto di ossigeno ai tessuti;
- I leucociti, responsabili della funzione immunitaria;
- Le piastrine, importanti nella coagulazione sanguigna.
La restante parte è caratterizzata dalla componente liquida, il plasma, dal quale, attraverso un processo definito frazionamento, è possibile ottenere alcuni importanti elementi:
- Albumina, la proteina più abbondante, essenziale per il mantenimento della pressione oncotica (fondamentale per la distribuzione dei liquidi nei capillari e nei tessuti) e responsabile del trasporto di ormoni, acidi grassi, alcuni farmaci, tossine.
Viene utilizzata nel trattamento di cirrosi, nefrosi o nei casi di shock da ustioni o trauma;
- Immunoglobuline, proteine con funzione anticorpale, adoperate in caso di patologie autoimmunitarie o difetti immunologici;
- Fattori della coagulazione (VIII e IX), essenziali per i pazienti affetti da emofilia A e B.
È, inoltre, bene fare una differenziazione tra i tipi di donazioni possibili in Italia:
1. Sangue intero
Una donazione di sangue intero dura circa 15 minuti per una quantità di 450 ml, e prevede la possibilità di essere donato fino a quattro volte l’anno per uomini e donne in età non fertile, mentre massimo due volte l’anno per le donne fertili.
Ogni donazione, è bene ricordarlo, deve essere intervallata dalla successiva da almeno tre mesi.
2. Plasma, tramite la plasmaferesi.
Un separatore cellulare viene collegato alla cannula (l’ago inserito nel circolo venoso) per separare il plasma dalle altre cellule ematiche, poi reinfuse nel circolo sanguigno.
Vengono prelevati circa 600 ml di plasma ed il tempo della donazione è di circa 50 minuti, osservando un intervallo di 14 giorni tra una donazione e la successiva.
3. Piastrine, previa piastrinoferesi.
Il procedimento di separazione delle piastrine dalla restante parte del sangue è simile al precedente, e la donazione dura circa un’ora e mezza. Si possono donare le piastrine fino a sei volte l’anno.
Perché donare è un gesto di solidarietà? Perché può rappresentare un baluardo di vitale importanza per molti motivi:
- Per i servizi di primo soccorso ed emergenza;
- Durante interventi chirurgici, trapianti di midollo osseo ed organi;
- Nella cura di patologie ematologiche ed oncologiche;
- Nella cura di anemia cronica, emofilia, immunodeficienze.
Requisiti per procedere alla donazione
Per candidarsi a diventare donatori bisogna avere un’età compresa tra i 18 ed 60 anni e presentare un peso non inferiore ai 50 kg.
Va, inoltre, osservato uno stile di vita sano, nonché privo di comportamenti a rischio che possano compromettere la salute del donatore e del ricevente.
Chi desiderasse diventare donatore può prendere contatto con gli enti preposti (servizi trasfusionali, centri di raccolta ospedalieri o unità di raccolta allestite da associazioni di volontari) e proseguire attraverso i seguenti step per verificare l’idoneità alla donazione:
1. Compilazione di un questionario e colloquio finalizzati alla conoscenza dello stato di salute e dello stile di vita dell’aspirante donatore.
2. Analisi del sangue
Per verificare l’idoneità della futura trasfusione. In generale, utili ad escludere patologie infettive che potrebbero essere trasmesse al ricevente, verificare il gruppo sanguigno e tutelare ad interim la salute di donatori e trasfusi.
3. Donazione
Una volta superata la selezione si procederà con donazione immediata o differita.
Qualche consiglio
Il mattino del prelievo è bene consumare una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, pane o altri carboidrati semplici, tè o caffè poco zuccherati. Non è consigliabile invece consumare cibi grassi ed elaborati (prodotti da forno) e latte e suoi derivati (formaggio, yogurt).
A seguito del prelievo sarà poi consigliabile osservare un periodo di riposo di qualche minuto sul lettino da prelievo.
Andrà osservata una dieta varia, ma è importante ricordare di non esagerare coi cibi solidi, poiché pasti troppo abbondanti indirizzerebbero grandi quantità di sangue al sistema gastrointestinale, sottraendolo al circolo sistemico ed innescando un potenziale crollo della pressione sanguigna. Si potranno, dunque, consumare liberamente minestre, zuppe, frutta e verdura, nonché avere cura di bere molto per compensare la perdita di liquidi.
Astenersi, infine, nelle 24 ore successive da attività fisica impegnativa ed hobby rischiosi.