La colpa è delle fluttuazioni ormonali che regolano la fisiologia femminile!
Spieghiamoci meglio:
Dopo l’ovulazione, ovvero nei 14 giorni che precedono il ciclo, avviene un graduale calo dei livelli di estrogeni, mentre il progesterone tende ad aumentare fino a raggiungere il picco massimo nel periodo premestruale.
- La diminuzione degli estrogeni si accompagna ad una riduzione della serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore, che interviene anche nel controllo dell’appetito e del senso di sazietà! Da qui la necessità di mangiare di più e più volte al giorno, preferibilmente cibi ricchi di zuccheri.
Perché sentiamo la necessità di mangiare di più?
Gli alimenti zuccherati inducono il rilascio di insulina, la quale è coinvolta indirettamente nel processo di sintesi della serotonina. In poche parole, sentiamo il bisogno di mangiare per sentirci meglio!
- Il progesterone, invece, è un ormone termogenico, cioè favorisce l’aumento della temperatura corporea (di circa 0.5-1 grado), di conseguenza, si tendono a bruciare più calorie rispetto agli altri giorni del ciclo (tra il 10 ed 15% in più). Da qui l’esigenza di voler mangiare di più…
Come contrastare gli attacchi di fame nel periodo premestruale?
L’alimentazione può venirci in soccorso! Come?
- Via libera agli alimenti ricchi di carboidrati integrali, come pasta e pane di grano duro, legumi, patate, che compensano il calo fisiologico di zuccheri nel sangue, con conseguente maggiore controllo del senso di fame. Spazio a spinaci, biete, carciofi, banane e mandorle, i quali grazie all’elevato contenuto di magnesio aiutano a migliorare l’umore.
- Non dimentichiamo il pesce, ricco di triptofano, importante precursore della serotonina!
- Concediamoci ogni tanto qualche quadratino di cioccolato (solo di buona qualità): placheremo il languorino e miglioreremo il tono dell’umore.
- Non rimaniamo per troppo tempo a stomaco vuoto, programmiamo spuntini light (es. noci o mandorle) da consumare nell’arco della giornata: sventeremo il pericolo “abbuffata”!