Dolore al piede? Intorpidimento, bruciore, formicolio con scosse elettriche che si irradiano a tutto l’avampiede, lateralmente o in avanti fino alle dita? Potrebbe trattarsi di Neuroma di Morton.
Cos’è il neuroma di Morton?
Noto anche come morbo o sindrome di Morton, è una metatarsalgia, ovvero una condizione dolorosa della pianta anteriore del piede correlata ad un processo infiammatorio che interessa il nervo interdigitale, un nervo plantare presente sotto e in mezzo ai metatarsi che innerva le dita del piede.
Nel dettaglio, il nervo, in genere il 2° o il 3° nervo digitale del piede, è interessato da un processo di irritazione/compressione di natura meccanica che produce infiammazione e conseguente aumento di volume e formazione di tessuto fibroso, fino ad evolvere nella formazione di un nodulo, il cui diametro varia tra i 3,5 e i 12 millimetri.
Quali sono le cause del neuroma di Morton?
Il morbo di Morton può insorgere a qualsiasi età, ma le persone più colpite hanno un’età tra i 35 e 50 anni. E i pazienti più soggetti sono di sesso femminile. Volete sapere il perché? Semplice!
Una delle cause dell’insorgenza di questa patologia è l’utilizzo di calzature con tacchi alti che snaturano la posizione delle dita del piede.
Difatti, come accennato precedentemente, alla base dell’insorgenza di tale condizione vi possono essere microtraumi compressivi.
Le cause di quest’ultimi sono da ricercare in alcuni fattori, quali:
- Una conformazione scheletrica del piede naturale: alcuni soggetti si caratterizzano di una ridotta distanza tra i metatarsi, e ciò aumenta il rischio di sviluppare questa sindrome;
- Presenza di deformità come i piedi piatti, piede cavo, dita a martello o alluce valgo. Anche semplici calli o borsiti possono provocare una compressione dei nervi plantari;
- Frequente attività sportiva (sollecitazioni continue) ed utilizzo di scarpe strette come calciatori, alpinisti o sciatori.
- Obesità;
- Problemi posturali;
- Artrite reumatoide;
Quali sono i sintomi della neuroma di Morton?
È tipico un dolore trafittivo e urente, simile a una scossa elettrica, spesso associato ad un formicolio, localizzato al di sotto delle teste dei metatarsali e frequentemente irradiato al 2° e 3° dito o 3° e 4° dito (in funzione del nervo interessato, il 2° o 3° nervo digitale).
È prevalentemente slatentizzato dall’appoggio del piede, ma può comparire anche con il piede a riposo e mentre si sta dormendo.
Qual è la diagnosi del neuroma di Morton?
La diagnosi viene eseguita dallo specialista, in questo caso l’ortopedico, tramite esame visivo e l’ausilio di manovre specifiche per attivare i centri sensibili al dolore (test del Segno di Mulder). Ad approfondimento e conferma della diagnosi è possibile eseguire una radiografia del piede in carico (il paziente cioè è in piedi) o una risonanza magnetica, atta ad escludere eventuali altre patologie.
Come si cura il neuroma di Morton?
Il primo approccio terapeutico è di natura conservativa, quindi si attuano infiltrazioni a base di cortisone ed utilizzo di plantari, questi ultimi utili nel diminuire la pressione sul piede. Purtroppo, spesso si riscontra uno stadio avanzato della patologia, tanto che l’intervento chirurgico può diventare l’unica soluzione possibile. Questo prevede l’asportazione, in day hospital, del neuroma tramite una piccola incisione sul dorso del piede. L’operazione non inciderà sulla deambulazione o capacità sensoriali del paziente.
A volte può essere utile un periodo riabilitativo con esercizi mirati di mobilità, elasticità e stretching, partendo dalla caviglia fino alle dita del piede.