Allarme sorriso: cosa sono queste macchie nere sui denti?
Un bel sorriso, si sa, è un ottimo biglietto da visita, ma può essere rovinato dalla comparsa di macchie nere che possono portare ad insicurezza, disagio o addirittura ansia rovinando così autostima e rapporti sociali.
Quindi cosa fare se i nostri denti vengono deturpati dalla comparsa di macchie nere antiestetiche?
Ve lo diciamo quest’oggi!
Frequentemente confuse per le più conosciute carie, tali discromie dentali prendono il nome di “Black Stain” e sono caratterizzate da linee e punti neri che si formano, solitamente, nella zona vicina alle gengive espandendosi, in misura maggiore o minore, su tutta la superficie dello smalto dentale.
Perché compaiono le macchie nere sui denti?
All’interno del cavo orale, soprattutto in età prepuberale, sono presenti i cosiddetti batteri cromogeni, che producono, come frutto del loro metabolismo, sostanze a base di zolfo. Tra queste, vi è in particolare il solfuro di idrogeno, che tende a legare con gli ioni ferro, presenti naturalmente all’interno della bocca. Tale reazione determina la formazione di un composto chimico insolubile di colore nero (solfuro ferrico) che si va a depositare sulla superficie dei denti, prediligendo le zone più ruvide e nascoste.
Quali sono i soggetti più a rischio di sviluppare le macchie nere sui denti?
I soggetti più suscettibili sono bambini e adolescenti, poiché i batteri cromogeni agiscono principalmente in tali fasce di età. Difatti, queste problematiche tendono a regredire con lo sviluppo puberale e il raggiungimento dell’età adulta.
Tuttavia, la Black Stain può comparire anche in età adulta, specialmente se in casa si hanno figli piccoli: infatti, può avvenire una contaminazione batterica tra adulti e bambini se vi è lo scambio di posate, bicchieri ed effusioni.
Sinteticamente, i fattori predisponenti la formazione di Black Stain sono:
- La presenza nel cavo orale dei batteri cromogeni;
- Elevata concentrazione nella saliva di ferro (generalmente dovuta ad episodi di sanguinamento gengivale -frequente nei bambini affetti da gengivite o che stanno cambiando i denti da latte- e ad un alto consumo di alimenti ricchi di ferro);
- Un adulto che entra in contatto diretto o indiretto con bambini con Black Stain.
I denti possono macchiarsi a causa di altri fattori: quali?
- Assunzione continua di cibi e bevande fortemente pigmentanti come caffè, tisane, tè, vino rosso, liquirizia, bibite gassate, frutta come i mirtilli e verdure a foglia di colore verde scuro.
- Fumo: il tabacco, sotto forma di sigaretta (anche elettronica), pipa o sigaro, può alterare la colorazione superficiale dei denti.
- Igiene orale insufficiente o assente: spesso, tartaro e placche dentali colorate sono sintomo di uno scarso o mancato spazzolamento dei denti che, oltre a creare dei sorrisi antiestetici, possono portare alla formazione di carie, infiammazioni o altre patologie similari.
- Farmaci: citiamo come esempio gli antibiotici della classe tetracicline, responsabili di una colorazione giallo-marrone dei denti ed un’ipoplasia dello smalto, in particolare se assunti in età pediatrica.
- Malattie gengivali: la formazione di macchie sui denti è dovuta all’accumulo della placca batterica provocata da alcune malattie gengivali.
Cosa possiamo fare per rimuovere le macchie nere sui denti?
Diciamo NO al fai da te!
Non esiste alcun rimedio casalingo per eliminare le macchie nere sui denti, siano essi da latte o permanenti: bicarbonato e limone sono assolutamente da evitare perché possono avere effetto abrasivo sullo smalto dentale e peggiorare la situazione, in quanto una superficie non più liscia è maggiormente predisposta all’accumulo di sostanze pigmentanti.
L’unica alternativa è rivolgersi al proprio odontoiatra o igienista dentale, affinché provveda ad una pulizia orale professionale. Durante la seduta di igiene orale vengono impiegati strumenti, polveri e composti nebulizzati che servono per rimuovere le macchie nere senza rovinare lo smalto dei denti.
La comparsa delle macchie può essere evitata anche mettendo in atto alcuni accorgimenti, come:
- Attuare un’igiene orale regolare: lavare i denti due/tre volte al giorno per almeno due minuti, utilizzando anche collutorio e filo interdentale (soprattutto se i denti sono accavallati).
- Cambiare spesso lo spazzolino: è consigliabile farlo ogni 3 mesi circa o quando le setole iniziano a deformarsi, poiché lo spazzolino perderebbe la sua funzionalità. Tenere lo stesso separato dagli altri spazzolini della famiglia per evitare contaminazioni.
- Assumere integratori specifici: prodotti a base di probiotici possono venire in aiuto per rafforzare ed arricchire la flora batterica orale. Invece, la lattoferrina (sostanza presente naturalmente nella saliva) riesce a legarsi più facilmente al ferro, impedendo così il legame con il solfuro di idrogeno ed evitare la formazione di depositi scuri tipici di Black Stain.