Il consumo ricorrente ed eccessivo di alcol può causare la cosiddetta cardiopatia alcolica. Sai qual è il tempo necessario affinché sul cuore si producano gli effetti dell’alcool?
Cardiomiopatia alcolica: cos’è?
La cardiomiopatia alcolica è una patologia del muscolo (il miocardio) del cuore causata dall’abuso di alcool. Tale patologia rientra nella classificazione medica delle cardiomiopatie dilatative, condizione patologica in cui si verifica una dilatazione di una delle cavità cardiache, di solito il ventricolo sinistro, in seguito ad una riduzione della sua funzione contrattile.
E cosa fa un cuore dilatato? Pompa meno sangue. Ricordiamo che dal ventricolo sinistro viene pompato il sangue ossigenato destinato ai vari organi e tessuti dell’organismo; pertanto, un’azione deficitaria dello stesso si traduce una deficitaria capacità di mantenere in salute il corpo umano.
Cardiomiopatia alcolica: come fa l’alcool a dilatare il cuore?
In generale l’alcol può esercitare sul cuore due effetti in acuto e in cronico:
- In acuto causa un aumento della frequenza cardiaca e dell’automatismo elettrico delle cellule miocardiche. In altre parole, determina tachicardia e aritmie.
- In cronico provoca la riduzione della funzione contrattile delle fibrocellule cardiache.
Per il tema oggi trattato, a noi interessa il secondo effetto. Nell’ambiente scientifico è ben noto che elevate dosi di alcool sono tossiche per la fibrocellula muscolare cardiaca, ma oltre a tale fattore, se ne individua un altro per spiegare la fisiopatologia della dilatazione: la carenza di Vitamina B1.
Cosa c’entra la vitamina B1 nella cardiomiopatia alcolica?
Te lo spieghiamo subito: questa vitamina gioca un ruolo fondamentale nella funzionalità cardiaca, aumentando la capacità del cuore ad emettere una quantità adeguata di flusso sanguigno. La stessa vitamina B1 è la vitamina più coinvolta nel metabolismo dell’alcol. I forti bevitori vanno incontro a carenza di Vitamina B1 (ipovitaminosi) e ciò si traduce in un nuovo insulto al cuore. Oltre al già citato effetto tossico diretto.
Ma non è finita qui.
Nel caso specifico della birra, aggiungiamo una causa in più: il cobalto, usato nella produzione di tale bevanda per ridurre la formazione di schiuma, esercita un effetto tossico sulle fibrocellule muscolare cardiache.
Come si manifesta la cardiomiopatia alcolica?
Come le altre cardiomiopatie dilatative, è asintomatica in fase iniziale. Per tali motivi è considerata una malattia subdola. La progressione della patologia sfocia clinicamente in tipici sintomi, ovvero:
- Senso di stanchezza;
- Dispnea, cioè affanno sia a riposo sia da sforzo;
- Edema, cioè gonfiore alle gambe, alle braccia, al collo. Può verificarsi anche la raccolta liquidi a livello addominale (ascite) e pericardico (versamento pericardico);
- Sincope;
- Palpitazioni, tachicardia e dolore toracico, che può peggiorare al termine di un pasto.
Qual è il tempo di latenza affinché insorga la cardiomiopatia alcolica?
È sufficiente una storia di alcolismo* che ammonta tra i 5 e i 15 anni affinché l’alcol produca sul cuore gli effetti alla base della cardiomiopatia alcolica.
Quali sono le dosi alcoliche per sviluppare la cardiomiopatia alcolica?
Secondo vari studi, i soggetti alcolizzati che consumano più di 80-90 g di alcool al giorno, per un periodo superiore a 5 anni, sono più a rischio di sviluppare la cardiomiopatia.
La maggioranza degli individui affetti da cardiomiopatia alcolica ha un’età compresa tra i 35 e i 50 anni ed è di sesso maschile. Si registra comunque una differenza di genere: le donne sono più sensibili agli effetti tossici dell’alcool sul cuore, pertanto, nell’arco della vita, è sufficiente una dose totale inferiore affinché si sviluppi la patologia.
*N. B.
L’alcolismo è definito dalle Unità Alcoliche, dove un’Unità Alcolica corrisponde a 12 grammi di etanolo.
Pertanto:
- Un uomo è definito alcolista quando il consumo di alcol è superiore alle 4 Unità Alcoliche al giorno o alle 14 Unità Alcoliche a settimana;
- Una donna è definita alcolista quando il consumo di alcol è superiore alle 3 Unità Alcoliche al giorno e alle 7 Unità Alcoliche a settimana.