Le castagne sono le protagoniste dell’autunno, regine indiscusse delle nostre tavole, non sono solo buone da mangiare ma sono frutti altamente nutritivi. Scopriamone insieme varietà, proprietà ed applicazioni.
La castagna è il frutto dell’albero del castagno (Castanea sativa), contenuta in un complesso spinoso, noto come riccio. Ricca di elementi nutrizionali, era definita in passato come il “pane dei poveri”, poiché, crescendo in natura, risultava un rimedio efficace per non far patire la fame alle famiglie meno abbienti.
Quali sono i suoi punti di forza?
*Il presente contenuto si riferisce alla castagna cotta
È considerato un alimento eccellente da consumarsi nei periodi di stanchezza e affaticamento psicofisico, frequentemente associati ai cambi di stagione, o anche dopo un allenamento.
Il motivo risiede nell’energia prontamente disponibile e utilizzabile nell’immediato che tale frutto mette a disposizione dell’organismo.
Scopriamo le basi di tale effetto energizzante:
- Alto contenuto di zuccheri semplici, ovvero quelli facilmente assorbili dall’organismo
- Ricchezza in vitamine del gruppo B, utili nel metabolismo di grassi, zuccheri e proteine, per ricavare energia
- Azione remineralizzante. La castagna contiene importanti quantità di magnesio, potassio, fosforo, ferro, utili appunto per recuperare energia psicofisica
E ora rispondiamo subito alla domanda delle domande: la castagna è un frutto calorico?
Abbastanza!
L’apporto calorico varia in funzione di come il frutto venga cucinato:
- Caldarroste: 193 calorie per 100 grammi
- Castagne bollite: 120 calorie per 100 grammi
- Castagne secche: 287 calorie per 100 grammi
A titolo di esempio, ed al fine di evitare il pieno di calorie, è bene consumare le castagne nella giusta quantità, ovvero 6 castagne per spuntino e massimo tre volte a settimana.
Tra le altre caratteristiche nutrizionali, la castagna è un’eccellente fonte di fibre: ciò conferisce loro un buon potere saziante, che la rende idonea al consumo come spuntino tra i pasti principali. Le fibre, inoltre, riducono l’assorbimento del colesterolo. In tale direzione intervengono anche gli acidi grassi Omega3 e Omega6 presenti nel frutto.
In merito all’elevato contenuto in carboidrati, chi soffre di diabete mellito o gestazionale dovrebbe prestare loro attenzione a causa dell’alto indice glicemico.
Cosa sapere sulla castagna cruda? Vi capita mai di mangiarla o abusarne in termini di quantità?
Essa è ricca in oligosaccaridi, ovvero carboidrati complessi difficilmente digeribili. Ciò provoca un aumento dei gas intestinali, causa della temuta “pancia gonfia”. Per chi soffre frequentemente di meteorismo addominale o colon irritabile, è consigliabile mangiare la castagna dopo cottura (ovviamente in quantità ridotte), tramite cui una parte degli amidi è ridotta in zuccheri semplici, facilmente digeribili dall’organismo.
E in campo cosmetico?
Le applicazioni possono essere varie.
Le castagne sono ricche di elementi con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, utili a migliorare le caratteristiche estetiche e fisiologiche della cute, riparando i danni solari e fortificando la barriera cutanea dinanzi agli insulti degli sbalzi di temperatura tipici della stagione autunnale.
Importante menzione merita la vitamina C, di cui il frutto abbonda, che stimola la produzione di collagene, incrementando l’elasticità e la turgidità della cute.
La polpa ha potere astringente, quindi è in particolare utile nell’allestimento di maschere e impacchi tonificanti e decongestionanti per la pelle grassa.
La farina di castagne può essere miscelata e associata alle proprietà delle acque termali per creare trattamenti detossificanti e scrub esfolianti.
Infine, le creme a base di castagne sono efficacemente utilizzate per migliorare i capelli, rendendoli più luminoso e sani. Più rudimentale, ma parimenti efficace, è il decotto di foglie o bucce di castagna, o la stessa acqua di cottura, che può essere applicata come ultimo risciacquo sui capelli scuri al fine di conferire al capello un aspetto morbido e lucido.
E le foglie di castagno?
Anche le foglie del castagno selvatico abbondano di sostanze utili all’uomo. Ecco alcune sue proprietà:
- Rimedio contro i sintomi influenzali
Le foglie del castagno sono ricche di acido gallico, ellagico e quercetina, sostanze sedative, antisettiche ed espettoranti. Ciò le rende adatte a contrastare sintomi come tosse, raffreddore e infezioni delle vie respiratorie poiché presentano effetto astringente sulle mucose dell’organismo.
- Azione drenante
Le gemme della pianta possiedono proprietà drenanti sul sistema linfatico, quindi il castagno risulta un ottimo alleato anche in caso di cellulite, circolazione linfatica lenta, pesantezza degli arti ed edemi.
- Potenziale attività antibatterica
Uno studio, portato avanti dai ricercatori della Emory University, dimostra come le sostanze contenute nelle foglie di castagno (triterpeni pentaciclici) siano in grado di bloccare la patogenesi dello Staphylococcus aureus. Gli scienziati hanno immerso le foglie in alcuni solventi, per estrarre queste sostanze (circa 94 tipi, tra cui ursene e oleanene) che si sono dimostrate capaci, alla dose di 50 mcg, di inibire la produzione di tossine da parte dei batteri e quindi evitare il danno ai tessuti. Allo stesso tempo, l’estratto non inficia le cellule ‘buone’ e la microflora della pelle.