Oggi vi vogliamo parlare della seconda causa di cecità al mondo dopo la cataratta. In Italia sono circa 1 milione le persone affette da questa malattia, ma la metà lo ignora. Di quale malattia stiamo parlando?
Parliamo del glaucoma, una patologia caratterizzata dalla perdita progressiva della vista fino alla cecità. In particolare, si verifica la morte delle cellule della retina e del nervo ottico, generalmente provocata da un aumento della pressione intraoculare (IOP), dovuta ad un’eccessiva produzione o un mancato deflusso dell’umor acqueo.
La causa può essere sconosciuta oppure deriva da un’altra condizione patologica, come diabete, ipertensione arteriosa e alcune neoplasie.
Quali sono i fattori di rischio per il glaucoma?
Oltre all’elevata pressione intraoculare, tra i fattori di rischio ricordiamo: età avanzata, familiarità per la malattia, miopia elevata, spessore corneale ridotto, alterazioni circolatorie, pregressi traumi oculari e utilizzo prolungato di corticosteroidi.
Quali sono i sintomi del glaucoma?
Poiché la malattia ha un decorso asintomatico, nella maggior parte dei casi, si scopre di essere affetti da glaucoma quando ormai il danno al nervo ottico è irreversibile. Vi sono, comunque, dei sintomi che possono essere ricondotti all’aumento della pressione oculare, come:
- dolore attorno e dentro il bulbo oculare
- occhi arrossati
- buftalmo
- mal di testa
- vista offuscata
- aloni attorno alle luci
- nausea
- vomito
- scotomi
- midriasi
- fotofobia
- lacrimazione
Diagnosi del glaucoma
Il glaucoma viene confermato quando si ha in progressione:
1) Elevata pressione oculare
2) Alterazione e danneggiamento del nervo ottico
3) Compromissione del campo visivo
Le indagini strumentali successive saranno condotte unicamente per controllare l’entità dei danni e la condizione fisio-patologica di tutti i tessuti dell’occhio.
Si può curare il glaucoma?

La risposta è Sì!
L’unico modo per intervenire tempestivamente è tramite dei controlli periodici preventivi, in cui si analizzano tonometria (misurazione del tono oculare), pachimetria (misurazione dello spessore corneale) e valutazione del campo visivo.
Solo grazie ad una diagnosi precoce e a cure personalizzate si possono prevenire i danni causati dal glaucoma.
A diagnosi accertata, si può procedere alla cura farmacologica con l’ausilio di colliri ipotonizzanti, da instillare nell’occhio con regolarità e continuità, per mantenere sotto controllo la pressione oculare durante la giornata.
Quando i farmaci non sono sufficienti a ridurre la pressione oculare, allora si passa al trattamento chirurgico che, a seconda dei casi, si può tradurre in trabeculoplastica (laser) otrabeculotomia (chirurgia incisionale).