Sfatiamo un mito: i farmaci inibitori di pompa protonica (IPP), meglio noti come “gastroprotettori”, non sempre “proteggono” lo stomaco, anzi, risultano adoperati da moltissime persone in modo pericolosamente inappropriato. Si parla di un vero e proprio abuso, tanto da aver richiamato l’attenzione della comunità scientifica che ha dedicato numerosi studi e pubblicazioni scientifiche al tema.
Oggi vedremo insieme quali sono i casi in cui devono essere assunti (ovviamente su prescrizione del medico) e quali sono i danni potenzialmente derivanti dalla loro somministrazione.
Vi aspettiamo nei commenti per conoscere il vostro rapporto con i gastroprotettori! Anche voi ne fate uso?
Facciamo una breve presentazione!
I farmaci appartenenti a questa categoria sono: omeprazolo, pantoprazolo, lansoprazolo, esomeprazolo e rabeprazolo.
Come agiscono?
Inibiscono una proteina, detta “pompa protonica”, localizzata sulle membrane delle cellule gastriche, la cui funzione è trasportare ioni H+ all’interno dello stomaco, dove si legano agli ioni Cl– , formando l’acido cloridrico (HCl), principale componente del “succo gastrico”.
Quali sono i casi in cui dovrebbero realmente essere assunti?
- Malattia da reflusso gastro-esofageo (GERD);
- Gastrite e ulcera peptica associate a infezione da Helicobacter pylori;
- Terapia con farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS);
- Prevenzione dell’ulcera da stress;
- Prevenzione e terapia dei sanguinamenti gastroduodenali.
Quando e per quanto tempo devono essere assunti?
Le linee guida suggeriscono una sola assunzione al mattino a stomaco vuoto, circa 20-30 minuti prima di fare colazione; tuttavia in alcuni pazienti può essere consigliabile aggiungere una somministrazione serale.
N.B. I gastroprotettori non devono essere assunti per sempre, ma dovrebbero essere adoperati “a cicli” o “all’occorrenza”!
La terapia cronica prolungata è contemplata solo in determinate situazioni, quali la presenza di condizioni precancerose come l’esofago di Barrett o la terapia cronica con antinfiammatori.
La terapia prolungata con gastroprotettori produce effetti collaterali?
L’utilizzo di questi farmaci nel breve termine è efficace e sicuro, mentre un impiego prolungato comporta diversi effetti dannosi sul nostro organismo, amplificati dall’impiego inadeguato di questi farmaci. Eccone alcuni:
- Riduzione dell’assorbimento di ferro e B12;
- Riduzione dell’assorbimento di calcio e magnesio;
- Osteoporosi;
- Iperacidità da rebound dopo la loro sospensione;
- Infezioni polmonari;
- Infezioni intestinali;
- Neoplasie dello stomaco (il nesso tra tumore gastrico e terapia con IPP è stato supportato da diverse pubblicazioni scientifiche, tuttavia le evidenze sono ancora oggetto di studio).