L’Autunno è alle porte, ma questa stagione porta non solo gioie ma, ahinoi, anche dolori, come la caduta dei capelli! Ebbene sì, durante il cambio di stagione si manifesta l’effetto detto effluvium stagionale.
E voi sapete cos’è? Scopriamolo!
Quando subentrano autunno e primavera, dobbiamo venire a patti con il fenomeno detto effluvium stagionale che comporta una perdita di capelli quotidiana dai 50 a 100 (a volte si può arrivare anche alla perdita di 150 capelli al giorno).
N. B. La caduta dei capelli è da considerarsi un fenomeno fisiologico e il numero di capelli caduti in una giornata dipende da diversi fattori, quali:
- sesso (maggiore caduta negli uomini rispetto alle donne)
- stagione (se ne perdono di più in autunno e in primavera)
- condizioni di salute (alcuni farmaci presentano la caduta dei capelli come controindicazione)
- lavaggio (i movimenti meccanici ne facilitano la caduta)
- densità dei capelli (più capelli si hanno maggiore sarà la caduta)
- genetica (alcuni soggetti sono predisposti a perdere più capelli).
Ma come sono costituiti i capelli?
Per comprendere meglio il fenomeno della caduta stagionale dobbiamo studiare più da vicino la struttura capillare.
Ogni capello vive all’interno di un follicolo pilifero, a forma di sacco, ed è la parte visibile attaccata alla cute.
La parte non visibile del follicolo si trova invece nella parte profonda del derma, ove c’è il bulbo pilifero, collegato a vasi sanguigni e contenente cellule vive, al contrario del follicolo (lo stelo) che contiene cellule morte. Nella parte superiore del follicolo troviamo la ghiandola sebacea, che è responsabile della struttura dei capelli.
Follicolo pilifero e ghiandola sebacea, insieme, vengono chiamati follicolo pilosebaceo, mentre al di sotto della ghiandola è presente l’estremità inferiore del muscolo erettore del capello.
Il capello è costituito da cheratina, una proteina fibrosa altamente resistente (in percentuale tra il 65-95%), acqua, lipidi, oligoelementi e pigmenti, nonché la melanina, proteina che serve a dare la colorazione naturale ai capelli.
Quali sono le cause dell’effluvium stagionale?
Sebbene le cause non siano totalmente chiare, le principali sono le seguenti:
- Variazione del rapporto fra ore di luce e di buio: ciò sembra incidere sull’equilibrio ormonale e determinare la perdita dei capelli.
- Clima estivo/invernale: il sole estivo (unitamente a vento, cloro e salsedine ad azione indebolente) sarebbe responsabile del danneggiamento del bulbo in quanto determinerebbe accumulo di radicali liberi, portando alla perdita del capello nei tre mesi successivi, ovvero in autunno, mentre il freddo della stagione più rigida indurrebbe ad una vasocostrizione che andrebbe nuovamente a provocare danno al bulbo pilifero, portando a caduta del capello nella stagione successiva: la primavera.
Le cause riportate sono da considerarsi fisiologiche e limitate nel tempo, ma se questa caduta si protraesse per oltre tre mesi, con evidenti campanelli di allarme dati da troppi capelli nella spazzola, lavandino e federa del cuscino (nonché diradamento al centro della testa e/o assottigliamento del fusto), le cause da ricercarsi potrebbero essere altre e magari, con l’aiuto di un esperto, trovare quella giusta tra queste:
- stress
- carenza di ferro
- alimentazione disordinata
- diete drastiche
- variazioni ormonali
- età
- trattamenti aggressivi (decolorazioni, tinte chimiche)
- patologie come alopecia o psoriasi (in questo caso è bene consultare un tricologo per una visita approfondita).
Inoltre, recenti studi hanno evidenziato una correlazione tra crescita dei capelli e melatonina.
La melatonina è un ormone regolatore dei ritmi circadiani, il cui ruolo è noto per l’induzione del riposo notturno, ma la cui produzione sembrerebbe stimolare anche la crescita capillare.
Sole e luce intensa, tipici del periodo estivo non solo tendono a danneggiare il bulbo pilifero, ma determinano anche diminuzione dei livelli di melatonina e caduta del capello durante il periodo autunnale.
Fisiologicamente questo ormone è prodotto in base alla luce ambientale percepita attraverso la vista, ovvero in assenza di luce.
Durante il buio e l’arrivo della stagione invernale, caratterizzata dalla diminuzione delle ore di luce, il corpo incrementa la sintesi della melatonina e, di conseguenza, della crescita del capello, grazie alla presenza di recettori per la melatonina a livello del follicolo pilifero.
Studi aggiuntivi hanno evidenziato che l’alterazione dei ritmi circadiani, con esposizione prolungata alla luce, provoca la perdita dei capelli. La caduta, infatti, si arrestava con la risoluzione delle alterazioni del ritmo sonno/veglia.
Ecco quindi dieci consigli per una chioma folta e sana!
- Evitare lavaggi troppo frequenti, di modo da preservare il naturale film idrolipidico della chioma, atto a preservarla da aggressioni esterne;
- Utilizzare shampoo dedicati e delicati, che rispettino il pH del cuoio capelluto;
- Asciugare i capelli con delicatezza, a partire dalla tamponatura con l’asciugamano (evitando frizioni e strofinature aggressive), fino al phon ed alla piastra (le cui temperature spesso estreme rischiano di traumatizzare e indebolire la chioma). Utilizzare dunque, se non si può fare a meno della piega, dei termoprotettori, e tenere il phon ad una distanza di 5-20 cm dalla testa;
- Spazzolare i capelli con l’ausilio di strumenti in fibre naturali, come le spazzole con setole di cinghiale;
- Tagliare i capelli con regolarità, di modo da eliminare la parte rovinata del capello e dare alla chioma un aspetto sano e forte;
- Raccogliere i capelli in acconciature morbide ed evitare elastici troppo rigidi e forcine, poiché rischiano di spezzare il fusto del capello (scrunchies di seta ed elastici rivestiti in tessuto sono i più indicati);
- Risciacquo acido dopo lo shampoo (ad esempio con aceto di mele). Aiuterà a ‘chiudere’ le cuticole, rendendole lucide e subito più sane;
- Massaggiare il cuoio capelluto almeno due volte la settimana (prima dello shampoo e per almeno 5 minuti) per riattivare il microcircolo e l’ossigenazione dei bulbi. Aiutandosi con olii rinforzanti, antinfiammatori e nutrienti come l’olio di ricino, jojoba, cocco o cumino nero;
- Utilizzare federe di seta per ridurre il crespo dei capelli;
- Integrare un’alimentazione sana, ricca di antiossidanti, vitamine (soprattutto B2, B4 e B5) e minerali. Utilissimi in tal senso sono gli amminoacidi solforati cistina, cisteina e metionina, necessari alla sintesi della cheratina, costituente base della struttura capillare (nonché delle unghie).