Anche a voi hanno sempre ripetuto fino allo sfinimento di non uscire di casa coi capelli bagnati altrimenti viene la cervicale?
Ma cos’è? E viene davvero se teniamo la testa bagnata?
Anzitutto, una precisazione: quando parliamo di cervicale, stiamo in realtà utilizzando un’espressione gergale molto diffusa, poiché il termine va ad indicare la zona anatomica del collo; quello a cui, invece, facciamo riferimento è definito cervicalgia, o dolore cervicale.
La cervicalgia è una manifestazione infiammatoria e dolorosa che colpisce il tratto cervicale della colonna vertebrale. Questa zona anatomica comprende vertebre, legamenti, muscoli, tendini e strutture nervose.
Risulta essere un disturbo che colpisce più frequentemente soggetti adulti di entrambi i sessi, ma può insorgere anche in soggetti più giovani.
Quali sono le cause che portano alla sua manifestazione?
Vediamo i più frequenti:
- Cattiva postura, favorita, ad esempio, da utilizzo di dispositivi quali smartphone e PC
- Posizioni anomale durante il riposo notturno, con assunzione di angolazioni innaturali
- Traumi acuti, dati da un movimento improvviso e violento che sottopone a forte stress la zona (es. sinistro stradale o trauma da sport da contatto)
- Sovraccarico funzionale, dato da sollecitazioni ripetute e costanti nel tempo (tipico ad esempio di atleti impegnati nelle discipline del nuoto o del ballo, che impegnano in detti movimenti il capo)
- Disturbi della colonna vertebrale, quali ernie o protrusioni discali.
Tutti questi elementi possono condurre dunque a tensioni, contratture e stiramenti a livello muscolare, a distorsioni dell’apparato legamentoso o a irritazioni delle radici nervose.
E sono alla base del dolore cervicale.
Ma come si presenta la sintomatologia?
Il dolore può avere luogo a livello di un’area precisa con manifestazione antalgica acuta, pungente e talvolta lancinante.
Se invece la zona interessata dall’infiammazione è più estesa, il dolore si presenta in maniera più tenue.
Al dolore si possono associare mal di testa, torcicollo e/o rigidità del collo, che può inoltre insorgere:
- Improvvisamente e senza causa apparente
- In maniera lenta e graduale, senza causa apparente
- In maniera improvvisa a seguito di eventi acuti (es. colpo di frusta in incidente automobilistico)
- Tardivamente rispetto ad un evento acuto (dopo ore o giorni)
Quali rimedi adottare?
Antinfiammatori, infiltrazioni e chirurgia risultano piani terapeutici per le situazioni più complesse, che richiedono la valutazione del professionista, il quale andrà interpellato nei casi in cui:
- Il dolore è intenso e non migliora col passare dei giorni
- Il dolore peggiora
- Interessa braccio e mano e/o risulta associato a disturbi di natura neurologica quali formicolio, intorpidimento, mancanza di forza
- Complica e rende difficili le semplici attività quotidiane (movimento, guida).
Ma veniamo a noi: cosa accade se si lasciano i capelli bagnati? Può scatenarsi davvero la cervicalgia?
Se non si soffre di artrosi, e non sono presenti contratture muscolari o ernie discali, la risposta è no!
Difatti, solo chi presenta problemi pregressi ha da temere le possibili conseguenze di un colpo d’aria o di sbalzi termici, per cui in questi casi è bene procedere non solo all’asciugatura dei capelli, ma proteggere il collo ed evitare complessivamente freddo, umidità e, ovviamente, traumi di varia natura!