Le Benzodiazepine sono una classe di farmaci aventi molteplici proprietà terapeutiche:
- Ansiolitiche: risultano utili nella gestione delle sindromi ansiose e delle crisi di panico
- Ipnotico-sedative: inducono il sonno, vengono adoperate nell’insonnia a breve termine
- Miorilassanti e anticonvulsivanti: vengono impiegati come farmaci di prima scelta nel trattamento della crisi convulsive
- Anestetiche: vengono utilizzate in associazione ad altri farmaci per indurre l’anestesia
Come agiscono?
Le benzodiazepine stimolano il sistema GABAergico. Cioè?
Il GABA è il principale neurotrasmettitore inibitorio del cervello e si lega a specifici recettori presenti sui neuroni: GABA-A, il GABA-B e il GABA-C. Semplificando, si può affermare che rappresenta un tranquillante ed ipnotico naturale dell’organismo.
Sul recettore GABA-A è presente un sito di legame specifico per le benzodiazepine, le quali, una volta legatosi, favoriscono la cascata di segnali inibitori indotta dal GABA stesso. Dunque, potenziano l’azione sedativa fisiologica del GABA.
Le Benzodiazepine sono farmaci considerati piuttosto sicuri se l’uso terapeutico viene gestito correttamente. Purtroppo, i numeri parlano chiaro: in Italia rappresentano il terzo farmaco di cui si fa maggiore abuso!
Infatti, un uso improprio e prolungato di benzodiazepine genera tolleranza, ovvero una condizione per la quale si osserva una riduzione degli effetti indotti dal farmaco, che richiede, dunque, un’assunzione di dosi sempre maggiori per produrre l’effetto terapeutico ricercato.
Inoltre, l’abuso di questi farmaci può comportare l’instaurarsi di fenomeni di vera e propria dipendenza psichica e fisica.
Perché? Cosa accade nel cervello?
L’assunzione cronica prolungata di benzodiazepine induce una riduzione dei recettori del GABA presenti nei neuroni, da cui consegue una diminuzione dell’attività del GABA. Dunque, per mantenere l’effetto inibitorio e sedativo del sistema GABAergico, l’organismo richiede dosi maggiori e continue di benzodiazepine. Difatti, una sospensione improvvisa del trattamento lascerebbe il cervello in una situazione di insufficiente attività sedativa del GABA, con conseguente ipereccitabilità del sistema nervoso.
Per tali motivi è importante precisare che le benzodiazepine richiedono prescrizione medica, NON devono essere assunte dal paziente di propria iniziativa e possono essere dispensate in farmacia ESCLUSIVAMENTE previa presentazione di Ricetta Non Ripetibile.
N.B. Le Benzodiazepine vengono dispensate previa presentazione di Ricetta Ripetibile (max 3 volte in 30 giorni) a meno che non siano prescritte più di una confezione, in tale caso la ricetta diventa Non Ripetibile e può essere adoperata una sola volta!
Inoltre, ricordiamo che è sempre consigliata l’interruzione graduale della terapia, poiché un’’interruzione brusca della stessa potrebbe causare un effetto di rimbalzo, cioè i sintomi che hanno indotto l’uso del farmaco si manifestano in modo più accentuato al termine della terapia.
Quali sono i sintomi derivanti da un uso improprio delle Benzodiazepine?
Le Benzodiazepine rappresentano una classe di farmaci in grado di agire sul sintomo, NON sulle cause del disturbo. Di conseguenza, dopo aver sospeso il trattamento, se le fonti del disturbo rimangono tali, i sintomi si ripresentano con la stessa intensità antecedente all’uso del farmaco.
Come ricordato, questi farmaci sono sottoposti ad attenta prescrizione medica in quanto promuovono con facilità lo sviluppo di una dipendenza psicofisica caratterizza da:
- Craving: desiderio compulsivo di assumere il farmaco
- Astinenza: se non si assume il farmaco, si va incontro a manifestazioni di natura psichica come ansia, agitazione, umore instabile, aggressività e sintomi fisici quali tremore alle mani, tachicardia, insonnia, sudorazione profusa, nausea, vomito, allucinazioni, fino a sfociare in vere e proprie crisi convulsive.
La gravità dei sintomi di astinenza associati alle benzodiazepine varia in funzione della dose media e della durata del trattamento.
Come risolvere il problema?
Il primo passo è riconoscere di avere un problema, il secondo è chiedere aiuto. Come? È importante rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista, i quali formuleranno e consiglieranno il percorso più idoneo in funzione della gravità del problema.
Nei casi più lievi è previsto un percorso ambulatoriale incentrato sulla graduale riduzione della posologia di benzodiazepine assunte da parte del paziente.
Nei casi di abuso più grave può risultare necessario avviare un percorso più intensivo da esplicare in regime di ricovero ospedaliero.