Hai appena mangiato? Per il prossimo bagno dovrai aspettare tre ore! Verità o falso mito? Vediamolo assieme oggi!
Congestione digestiva: che cos’è
Sebbene risulti un’espressione impropria in letteratura medica, nel linguaggio comune si definisce con congestione digestiva, il blocco digestivo durante o a seguito di un pasto.
Un improvviso sbalzo termico può causare una diminuzione della quantità di sangue dirottata agli organi coinvolti nel processo digestivo provocando il rallentamento, o il blocco, dei processi con la conseguente comparsa di malessere.
N. B. Nel post in questione non trattiamo la sindrome da idrocuzione, fenomeno causato da brusca immersione in acque fredde e innesco di shock termico, e indipendente dal fatto di aver mangiato o meno.
Quali sono le possibili cause della congestione digestiva?
- Bere una bevanda molto fredda e molto in fretta
- Tuffarsi o immergersi bruscamente in acque fredde
- Subire uno sbalzo termico importante (passare da un locale climatizzato all’abitacolo rovente della propria auto e viceversa)
- Eseguire attività fisica intensa a seguito di un pasto
Qual è il meccanismo alla base della congestione digestiva?
Il sistema nervoso centrale, una volta registrato lo sbalzo termico, reagisce azionando un meccanismo difensivo che genera un richiamo di sangue verso lo stesso, allo scopo di mantenere la temperatura basale. Ciò innesca una ridistribuzione del sangue alla “periferia” dell’organismo (muscoli e cute) utile a mantenere la temperatura corporea costante, proprio nella fase in cui vi è, invece, necessità di concentrare lo stesso a livello dell’apparato gastrointestinale. Pertanto, se il sistema digerente è impegnato nella digestione, questo fenomeno può risultare pericoloso.
Tale squilibrio circolatorio, oltre all’interruzione del processo digestivo, causa una sorta di collasso circolatorio.
Quali sono, dunque, i sintomi della congestione digestiva?
- Malessere generalizzato, con sudorazione, pallore, tremore, mal di testa
- Forte dolore addominale, con crampi, nausea e vomito
- Annebbiamento della vista e capogiri
- Nei casi più gravi perdita di coscienza e collasso circolatorio
Ricordiamo che la congestione digestiva risulta un processo che si innesca gradualmente (solo in casi rari si assiste alla congestione fulminea) ed i cui sintomi, se prontamente riconosciuti, consentono il recupero del soggetto in circa 2-3 ore.
In particolare, in caso di malessere è bene:
- Sospendere ogni attività e distendersi con le gambe sollevate sopra la testa, possibilmente in luogo ventilato ed asciutto
- Massaggiare l’addome per riabilitare il processo digestivo
- Bere, in seguito al miglioramento dei sintomi, bevande tiepide ed a piccoli sorsi
- Astenersi dall’assumere cibo fino a completa remissione dei sintomi
Definita la congestione digestiva, è quindi vero che per fare un bagno si devono aspettare le raccomandate tre ore? Titoletto
L’Istituto Superiore di Sanità suggerisce di seguire il buonsenso: un pasto abbondante e ricco di grassi, per essere processato, necessita di tempo, per cui sì, vanno attese 2-3 ore prima di procedere al bagno. Se invece il pasto è composto di cibi leggeri (es. fettina di carne, un semplice piatto di pasta condita con olio e pomodoro) si può procedere al bagno nel breve termine.
Attenzione, resta, però, salva la certezza di alcuni comportamenti utili ad evitare lo sbalzo termico: quindi “no” a tuffi e immersioni di colpo. È bene immergersi in acqua gradualmente (bagnare caviglie, polsi, stomaco, tempie) e non fare il bagno quando si è accaldati e sudati (prima di fare il bagno rinfrescarsi all’ombra).Buon bagno, e usate sempre il buonsenso! 😉