Chi, in questo periodo, non è caduto vittima dell’influenza stagionale o del COVID-19? Uno dei primi sintomi di queste due patologie virali è indubbiamente la febbre, ovvero l’innalzamento della temperatura corporea.
Quest’ultima sappiamo essere un parametro fondamentale per monitorare la salute dell’organismo, e per farlo ci vengono in ausilio diversi tipi di termometri.
Scopriamoli insieme!
Il termometro è uno dei dispositivi più utilizzati e conosciuti al mondo per la misurazione della temperatura corporea, e può essere adoperato (in base alla tipologia scelta) in diversi distretti corporei*, quali:
- Ascellare
- Orale
- Rettale
- Auricolare/timpanica
*I distretti corporei menzionati sono i più comuni per la misurazione della temperatura corporea, benché ne esistano di aggiuntivi.
Quali sono i termometri in commercio?

Termometro digitale
La rilevazione della temperatura corporea viene realizzata previa sensori elettronici di calore a diretto contatto col distretto corporeo prescelto, e la cui lettura verrà visualizzata su uno schermo a cristalli liquidi.
Si può adoperare nei distretti orale, rettale o ascellare, e la misurazione dura circa 1 minuto.
Termometro ad infrarossi o termoscanner
Rileva le radiazioni elettromagnetiche emesse dal corpo umano, le quali poi vengono convertite in un segnale elettrico che ne consentirà la lettura su di un display. La misurazione è veloce ed igienica in quanto non serve un contatto fisico diretto, mentre la precisione della misurazione può essere influenzata da alcuni parametri quali la distanza di utilizzo dello strumento o la temperatura del luogo di misurazione (che può falsare il risultato).
Questi termometri si possono adoperare nei distretti temporale o timpanico, sebbene in quest’ultima misurazione occorra il contatto diretto e risulti, inoltre, controindicata nei bambini con età inferiore ai 6 mesi.
Termometro al Galinstan
Come il predecessore termometro a mercurio, è un termometro a liquido che sfrutta la dilatazione termica di un liquido, al variare della temperatura, per indicare la temperatura su una scala termometrica.
Il termometro al Galinstan è costituito da un corpo di vetro chiuso, al cui interno vi è un bulbo contenente un una lega di gallio, indio e stagno, che si espande all’aumentare della temperatura. È preciso e facile da usare, ed il tempo di misurazione è di circa 4-5 minuti.
Qual è la tipologia più attendibile di termometri?
Vincono la sfida i termometri digitali, poiché rilevando la temperatura nell’ordine dei decimi di grado, si classificano tra i più precisi della categoria.
Perché, invece, non sono più in commercio i termometri al mercurio?
È stato dimostrato che questo metallo liquido risulti essere inquinante e tossico per l’ambiente. Difatti, nel 2009 è entrato in vigore un Decreto Ministeriale, in accoglimento della Direttiva 2007/51 della Comunità Europea, che vieta la commercializzazione di apparecchiature contenenti mercurio.
In caso di rottura del termometro (ci riferiamo ai termometri a liquido), cosa fare?
I termometri al galinstan sono innocui, poiché la lega liquida di cui sono composti è priva di tossicità.
Nel caso vi sia rimasto in casa un vecchio termometro al mercurio, precisiamo anzitutto che non va assolutamente adoperato ed anzi correttamente smaltito. In caso di rottura accidentale, ecco come procedere:
- Indossare subito guanti protettivi per evitare il contatto diretto col liquido metallico;
- Aprire le finestre e favorire la circolazione di aria, poiché il mercurio è un metallo volatile;
- Non adoperare aspirapolvere o altro ausilio di pulizia, ma aspirare il liquido con una siringa priva di ago e procedere al corretto smaltimento del materiale.