Occhi arrossati, pruriginosi e/o accompagnati da secrezione?
Ecco perché non sempre i colliri a base di antibiotico e cortisone rappresentano la scelta terapeutica corretta! Anzi!
Quante volte in presenza dei sintomi sopra citati si fa ricorso a colliri quali Tobradex o Betabioptal pensando che il pool potente di attivi possa velocizzare l’estirpazione del fastidio? Tante. Ebbene, se vogliamo preservare la salute dei nostri occhi, non possiamo pensare di prescindere dal consulto col medico, perché potremmo creare danni potenzialmente molto seri. Nel carosello di oggi scopriamo quali!
Quali sono i rischi dell’autoterapia con tali tipi di colliri?
- Un antibiotico non ha la capacità di contrastare tutti i tipi di batteri, possiede un’azione mirata per determinati ceppi. Inoltre, le infezioni non sono sempre di natura batterica, ma possono essere provocate anche da virus e funghi, e in tali casi, l’antibiotico è del tutto inutile, se non peggiorativo: danneggia la flora saprofita (presente in condizione normali) e lascia proliferare i germi patogeni in grado di resistere alla sua azione.
- Il cortisone esplica una buona azione antinfiammatoria, tanto che dopo averlo adoperato, si potrebbe pensare di aver migliorato la sintomatologia e di essere in fase di guarigione. Attenzione, l’infiammazione sembra migliorare, è vero, ma se quest’ultima è causata per esempio da un virus, il cortisone non rappresenta il farmaco giusto. Infatti, i corticosteroidi inducono un abbassamento delle difese immunitarie, di conseguenza si rischia di peggiorare l’infezione.
C’è di più. Se mascheriamo il sintomo (ovvero l’infiammazione), impediamo al medico di effettuare correttamente il suo lavoro, perché sottraiamo una parte degli elementi da cui scaturisce la diagnosi.
Dunque, NO al “fai da te”, prima di armarci, è fondamentale conoscere il nemico!
Come comportarsi se si ha un’irritazione oculare?
- Avere buona cura dell’igiene degli occhi (le salviette oculari disinfettanti si rivelano molto utili) e adoperare un collirio antisettico (non antibiotico), lenitivo e/o decongestionante.
- Se i sintomi non regrediscono dopo circa 2-3 giorni, è necessario consultare lo specialista, per prevenire lo sviluppo di patologie potenzialmente più serie.