Natale e festività sono spesso sinonimo di tradizione culinaria, e se da un lato le gioie della tavola allietano questo periodo festoso, dall’altro il rischio di cattiva digestione è dietro l’angolo! Oggi parleremo di un rimedio assai diffuso per facilitare la digestione… Ma siamo certi che aiuti allo scopo?
Anzitutto, con cattiva digestione, o dispepsia, si intende un’alterazione della funzione digestiva le cui cause possono essere molteplici, ma poiché esulano dallo scopo del post, ci soffermeremo solo su quelle utili alla sua dispiegazione.
In particolare, consumare pasti:
- particolarmente abbondanti, ad alto contenuto di cibi grassi, elaborati e bevande alcoliche
- in maniera frettolosa e senza adeguata masticazione
- poco prima del riposo notturno
Può determinare un rallentamento dello svuotamento gastrico, incrementando la produzione di succhi gastrici che aggrediscono ed irritano le mucose di stomaco, duodeno ed esofago, provocando sintomi quali:
- Dolore localizzato a livello addominale
- Gonfiore
- Eruttazioni
- Senso di sazietà precoce
- Alitosi
- Rigurgiti acidi
- Nausea
- Bruciore di stomaco
Una delle abitudini più diffuse per favorire la digestione è quella di assumere Citrosodina!
Ma di cosa si tratta?
La Citrosodina è un farmaco a base di sodio bicarbonato ed acido citrico, facente parte della famiglia degli antiacidi, efficace nel tamponare l’acidità gastrica e sollevare dalla sensazione di bruciore e pesantezza.
Ma veniamo al dunque: aiuta davvero a digerire?
Come visto, la Citrosodina possiede la capacità di tamponare l’acidità gastrica in maniera immediata grazie alla presenza del bicarbonato di sodio, il quale neutralizza efficacemente l’acido cloridrico dei succhi gastrici, formando prodotti secondari quali acqua, anidride carbonica e cloruro di sodio. In particolare, l’anidride carbonica determina la dilatazione delle pareti gastriche e stimola la produzione di succhi gastrici, favorendo debolmente la digestione. Complessivamente, però, l’azione della Citrosodina è quella di tamponare l’acidità gastrica, e si sa, la riduzione dell’attività dei succhi gastrici va a svantaggio del processo digestivo.
La sensazione di aver digerito meglio a seguito della sua assunzione va probabilmente attribuita alla liberazione della CO2 tramite eruttazioni.
N. B. È bene sottolineare come l’assunzione di Citrosodina vada limitata a fenomeni di pirosi ed iperacidità di stomaco occasionali, ma non nel trattamento cronico e prolungato del disturbo. Ciò proprio a causa della formazione di cloruro di sodio quale prodotto secondario, che assorbito a livello sistemico può favorire l’incremento della pressione arteriosa.
Come favorire, allora, la digestione?

Una corretta digestione prende il via da una adeguata masticazione e pasti consumati senza fretta, limitando in questo modo di ingurgitare aria, responsabile di fenomeni di aerofagia e meteorismo.
Il buonsenso suggerisce sempre di morigerare i pasti, ma laddove capitasse di eccedere ecco alcuni rimedi che possono venirci in aiuto:
- Enzimi digestivi, come quelli contenuti nell’ananas e nella papaia, utili al processo digestivo;
- Finocchio: utile per le spiccate proprietà digestive e depurative, contrastando, inoltre, la formazione di gas intestinali;
- Carciofo: stimola la motilità intestinale e la produzione di materiale biliare, fondamentale per la digestione dei grassi;
- Erbe officinali come genziana, assenzio, liquirizia, foglie di sambuco e anice, dalle proprietà amaro-toniche e stomachiche, utili all’incremento delle secrezioni gastriche;
- Passiflora: dall’azione calmante e rilassante, di giovamento nei casi in cui la cattiva digestione si associ a fenomeni di ansia e stress;
- Zenzero: efficace antinausea, valido alleato nell’aumentare il tono muscolare gastrico e favorire lo svuotamento dello stomaco. Promuove, inoltre, la secrezione salivare e la fisiologica produzione di succhi gastrici.
- Farmaci procinetici come metoclopramide, levosulpiride e domperidone, svolgenti inoltre un’azione antiemetica.