Tra poco si festeggia il giorno più romantico dell’anno: San Valentino, la festa degli innamorati. Ed è tutto un tripudio di regali, fiori e cene, e se si volesse aggiungere una punta di piccante alla cena, ecco che fanno capolino i cibi afrodisiaci. Ma esiste davvero una correlazione tra queste sostanze e il desiderio sessuale? E quali sono quelli più famosi? Scopriamoli insieme!
Anzitutto, con “afrodisiaco” (termine che deriva dal nome della Dea dell’amore, Afrodite) si intende qualsiasi sostanza che provochi o aumenti il desiderio sessuale.
È stato ampiamente dimostrato come il desiderio sessuale, sia nell’uomo che nella donna, sia governato dalle concentrazioni ormonali presenti nel nostro corpo, in particolare del testosterone. Tutto s’innesca quando si viene a contatto, con uno o tutti i sensi, con qualcosa o qualcuno di sessualmente stimolante. Ciò provoca un invio di una serie di segnali dal lobo limbico del cervello fino alla regione pelvica, accompagnati dal rilascio di neurotrasmettitori come dopamina e norepinefrina, che aumentano il senso del piacere.
I cibi afrodisiaci
Si sa, “l’uomo va preso per la gola”, e infatti il cibo si è rivelato sempre un ottimo stratagemma per corteggiare. Si parla di cibi afrodisiaci quando le sostanze degustate presentano un’azione vasodilatatoria o risultano dei regolatori ormonali, influendo sul desiderio sessuale e stimolando sia la mente che alcune parti del corpo. Tra i cibi afrodisiaci più famosi ricordiamo:
Cocomero. Fonte di citrullina, amminoacido non essenziale, precursore dell’arginina e quindi dell’ossido nitrico che determina la dilatazione dei vasi sanguigni, favorendo quindi l’erezione. Si trova, purtroppo, in maggiore concentrazione nella buccia, per cui si dovrebbe consumare in grandi quantità per ottenere gli effetti desiderati.
Peperoncino. La capsaicina, fonte di piccantezza di questa pianta, ha un’azione vasodilatatrice che migliora la circolazione sanguigna, fa aumentare il battito cardiaco e la temperatura corporea, stimolando le terminazioni nervose e la sudorazione. Inoltre, aumenta il rilascio di adrenalina, endorfine e oppiacei naturali. Un ottimo modo per rendere la cena piccante!
Cioccolato. Questo prezioso alleato non solo è ricco di bioflavonoidi che agiscono da vasodilatatori, ma la presenza della teobromina determina il rilascio di endorfine che migliorano l’umore. Infatti, la nostra tavoletta preferita contiene feniletilamina (PEA), un alcaloide che regola i livelli di serotonina, noto come l’ormone del buonumore.
Ostriche. Fin dall’antichità sono state considerate tra i cibi più adoperati come afrodisiaci. L’origine della loro fama risiede nell’alto contenuto di zinco, oligoelemento fondamentale sia nel potenziare il sistema immunitario che nella produzione di testosterone e sperma. Le ostriche sono ricche anche di tirosina, amminoacido precursore della dopamina. Difatti, una delle sue sedi di azione è l’area mesolimbica, che stimola il desiderio sessuale. Bassi livelli di dopamina agirebbero dunque negativamente sulla libido. Secondo uno studio condotto dall’America Chemical Society di San Diego, le ostriche conterrebbero amminoacidi coinvolti nella stimolazione degli ormoni sessuali. Ne consegue che un più alto livello di questi ormoni nel sangue condurrebbe ad una vita sessuale più intensa.
Ginseng. Radice cinese del Panax L., nota come la radice delle meraviglie, è efficace nel rilassare i muscoli, migliora la concentrazione e alleviare la stanchezza. La sua attività afrodisiaca è dovuta alla capacità di aumentare l’ossido nitrico in circolo a livello delle cellule endoteliali dei corpi cavernosi del pene, favorendo così l’erezione. Potrebbe provocare insonnia, ma in occasione di San Valentino non dovrebbe essere un male 😉.
Anafrodisiaci
La libido potrebbe essere compromessa da svariati fattori, che siano passeggeri come stress, stanchezza, affaticamento, o piuttosto sintomo di patologie gravi quali depressione, bulimia, malattie endocrine ecc.
Allo stesso modo, esistono delle sostanze che riducono il desiderio sessuale e vengono chiamate anafrodisiache. Menta, liquirizia, tofu e soia determinano infatti una diminuzione della concentrazione degli ormoni sessuali. Anche consumo smodato di alcool o abbuffate possono compromettere la libido:
- L’alcool, difatti, è considerato erroneamente un afrodisiaco poiché genera euforia e disinibizione, ma al contempo rallenta i tempi di reazione, nonché le facoltà cerebrali e motorie.
Anche l’eccesso di cibo potrebbe determinare una riduzione della libido, portando a ‘letargia’ post-prandiale o addirittura ad una indigestione, quindi attenzione alle abbuffate, e buon San Valentino!