PrEP è un acronimo che sta per “profilassi pre-esposizione”.
Si tratta di una terapia che prevede l’assunzione per via orale di un’unica pillola a base di due principi attivi: tenofovir disoproxil ed emtricitabina. Sono farmaci antiretrovirali, che impediscono al virus HIV di entrare nelle cellule ospite, replicarsi e, quindi, diffondersi nell’organismo.
La PrEP è efficace?
Sì. Il fattore maggiormente incisivo sull’efficacia preventiva della profilassi è l’aderenza alle prescrizioni mediche. Se la PrEP viene assunta correttamente, prima e dopo un evento a rischio, la probabilità di contrarre l’HIV è approssimativamente intorno allo zero.
NB. La protezione è valida solo per il virus dell’HIV e non per tutte le altre malattie sessualmente trasmissibili.
La PrEp è rimborsabile dal SSN?
Fino ad Aprile 2023 tale trattamento era a carico del cittadino al costo di circa 60 euro a confezione per 30 compresse
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha annunciato che la PrEP sarà rimborsabile dal Sistema Sanitario Nazionale e pertanto inserita nella classe di rimborsabilità di fascia A.
Perciò, la distribuzione della terapia farmacologica utilizzata per prevenire l’infezione dal virus HIV sarà a carico dello Stato.
N. B. La profilassi comprende anche screening periodici di controllo che sono però ancora a carico del cittadino.
A chi può essere prescritta la PrEP?
Le linee guida raccomandano la PrEP a tutti i soggetti esposti a un rischio “sostanziale” di acquisire l’infezione da HIV, in relazione ai comportamenti individuali e alle caratteristiche del partner sessuale.
La condizione di alto rischio di acquisizione di HIV è categorizzata in funzione di:
- Rapporto sessuale senza l’uso del preservativo con partner occasionale HIV-positivo o di stato HIV ignoto;
- Relazione sessuale con persona sieropositiva con viremia alta (perché l’infezione è recente o perché vi è un rifiuto o una scarsa aderenza alla terapia);
- Trattamento di una malattia sessualmente trasmissibile;
- Precedente utilizzo di profilassi post-esposizione (PEP);
- Uso di droghe per via iniettiva e non, anche durante i rapporti sessuali (chemsex);
- Ricerca di una gravidanza quando uno dei partner è sieropositivo.
Come richiedere la PrEP?
Chi vuole aderire a questa terapia, deve recarsi presso un centro di malattie infettive ed effettuare determinati esami, tra cui il test HIV per avere la certezza di essere sieronegativi, al fine di evitare di contagiare altre persone e che il virus sviluppi delle resistenze.
Successivamente ci si può recare in farmacia e acquistare il farmaco, previa presentazione della prescrizione dell’infettivologo. In Italia, il farmaco si trova in commercio come generico (Truvada è il marchio registrato).
La PrEP ha effetti collaterali?
La PrEP generalmente è una terapia ben tollerata. In alcuni soggetti può provocare disturbi lievi e gestibili come vomito, nausea, stipsi o diarrea, vertigini e stanchezza.
Effetti collaterali rari sono rappresentati da una riduzione della funzionalità renale e della densità ossea.
In qualsiasi caso, chi aderisce alla PrEP deve seguire un piano di monitoraggio al fine di controllare sia il livello di aderenza alla terapia sia eventuali effetti tossici.