Un numero crescente di persone assume quasi routinariamente integratori a base di melatonina al fine di regolarizzare il proprio sonno o per contrastare condizioni particolari come l’insonnia o il jet lag. Esistono dei limiti in termini di dose e posologia? È sicuro assumere integratori ogni notte? Vai al Carosello di oggi per scoprirlo?
Prima di rispondere alla domanda, partiamo della definizione:
Cos’è la melatonina?
La melatonina, conosciuta come l’”ormone del sonno“, è secreta dall’epifisi, una ghiandola situata internamente al cervello, e si caratterizza di un’azione principalmente finalizzata alla regolazione del ciclo sonno-veglia. Tra le altre funzioni, è bene considerare le proprietà cronobiotiche della melatonina: funge da orologio biologico per l’organismo umano, condizionando processi di natura immunologica e neuroendocrina.
La produzione di melatonina risponde ad un ritmo circadiano: ovvero nelle 24 ore. Nel dettaglio si registra un picco massimo durante le ore notturne, fra le 2 e le 4 di notte, e un minimo durante le ore diurne (la luce ne contrasta la secrezione).
Quali sono i dosaggi della melatonina disponibili in commercio?
In Italia la melatonina è venduta e disponibile di due forme:
- integratore in vendita senza obbligo di ricetta;
- farmaco, quando il dosaggio supera 1 mg per formulazione. Tra i medicinali registrati vi è il Circadin®, melatonina 2mg a rilascio prolungato e acquistabile con ricetta medica.
La melatonina può causare dipendenza o overdose?
L’ Istituto Superiore della Sanità afferma che, se da un lato è improbabile che la melatonina determini dipendenza, dall’altro è invece possibile che l’eccessiva assunzione porti all’overdose.
Tuttavia, quest’ultima condizione è difficile da definire: non esiste un dosaggio universale superato il quale si va in overdose. La reazione dell’organismo alla melatonina esogena è soggettiva.
In generale è possibile affermare che, se assunta per brevi periodi, la melatonina presenta un minimo rischio di effetti collaterali. Tuttavia, alle volte e in particolari condizioni, ad esempio se si assumono dosi più elevate o formulazioni a rilascio prolungato, è possibile si verifichino effetti collaterali, quali:
- eccessiva sonnolenza diurna;
- mal di testa, nausea, vertigini;
- aumento della diuresi notturna (soprattutto nei bambini)
- irritabilità e tremori;
- crampi muscolari e addominali;
- sentimenti di depressione:
- senso di disorientamento;
- bassa pressione arteriosa.
Quando è controindicato assumere melatonina?
La somministrazione di melatonina è in genere controindicata in caso di contemporanea assunzione di:
- benzodiazepine o altri farmaci ipnotici: tale interazione aumenta il rischio di effetti collaterali cognitivi e psicomotorio;
- alcolici, per lo stesso motivo del punto precedente;
- fluvoxamina, un farmaco antidepressivo: tale interazione incrementa le concentrazioni di melatonina nel sangue;
- terapia anticoagulante (es. Coumadin): tale interazione aumenta il rischio di sanguinamenti;
- nifedipina, un farmaco calcio antagonista utilizzato per trattare la pressione alta: tale interazione può causare un aumento della frequenza cardiaca e dei valori pressori;
- depressione, diabete, ipertensione arteriosa, epilessia, patologie renali, epatiche e della coagulazione.
Tali consigli sono orientati ad una generale divulgazione scientifica del tema trattato, si raccomanda sempre di consultare il proprio medico per un approfondimento ed una valutazione del proprio caso clinico.